Gainnino Zecca
Nato a Sannazzaro nel 1911, è stato introdotto alla musica
dal padre Ermenegildo. Ha avuto maestri illustri: Guido Farina, Franco
Vittadini e Achille Schinelli. Ha conseguito sei diplomi di specializzazione
musicale. E’ stato insegnante elementare esaltando le grandi possibilità
educative della musica. Maestro di
Cappella e organista della cattedrale di Pavia, ha composto molta musica per
orchestra, per pianoforte, per organo, ma forse il meglio della sua produzione
riguarda la musica sacra. Infatti molto famoso è il suo "Cantico delle
Creature" e tre composizioni che lo hanno imposto all'attenzione della
critica: "Trittico di Natale" e due oratori: "Gesù sul
Golgota" e "Cielo di Lourdes".
Dal
1948 al 1989 ha assunto la direzione del Coro Verdi di Pavia. E’ stato, per
volontà dello stesso maestro, che tra gli anni sessanta e settanta, è stata
aperta la sezione femminile del Coro Verdi che fino a quel periodo era stato
solo maschile.
Un
evento in particolare resta vivo nella memoria dei pavesi: il giorno 2 novembre
1983 Giannino Zecca, Maestro di Cappella e organista della Cattedrale di Pavia
presentava presso il Duomo la sua “Missa pro Defuntics” per soli coro misto,
organo, pianoforte.
Si è
spento nel 1991.
Il 17 giugno 1995
l’Amministrazione Comunale ha intitolato la Sala Spazio Giovani – annessa alla
Biblioteca Civica – al Maestro Giannino Zecca.
La Corale “Antonio Vivaldi” con
il patrocinio del Comune di Sannazzaro de’ Burgondi ha organizzato dal 2009 al
2014 nel mese di maggio il Concorso Lirico Internazionale intitolato al maestro
“Giannino Zecca”.
Il
maestro pur costretto dalla sua attività a vivere a Pavia aveva sempre nel
cuore la sua Sannazzaro tanto da ricordarla in diverse composizioni fra le
quali una dialettale “Viva viva Sanasà” inno
"ufficiale" di Sannazzaro, scritto da Giuseppina Doglia e musicato
dal Maestro Giannino Zecca nel 1946.
"Vivä vivä Sänäsà"
Ecco il testo dell'inno "ufficiale" di Sannazzaro
scritto da Giuseppina Doglia e musicato dal M° Giannino Zecca nel 1946
SE VIÄGIÄNDÄ IN FERUVIÄ CUL 'LISÄNDRIÄ - PÄVIÄ,
TI T'Ä SMONTI Ä SÄNÄSA' T'HÄ GH' E' TÜT DÄ GUÄDÄGNA':
VISITÄND CUN ÄTENSION UNÄ MUSTRÄ CH'L'E' UN "CÄMPION"
'NDUÄ GH'E' D'LÄ ROBA FENÄ, GLORIÄ E VÄNT ÄD LÄ LÜMLENÄ…
VIVÄ, VIVÄ SÄNÄSA', CHE TRÄ TÄNTI RÄRITA',
G'HA DI BIOND E DI MURÄTT CHE SON PROPI BEI FIULÄTT.
SÄNÄSA', GH'E' GNINT DÄ DI', L'E' UN PÄIS TROP PRUGREDI':
C'ÄS-FA SEMPÄR TÄNT UNUR CUN L'INDÜSTRIÄ E 'L LÄVUR.
Fonte: http://www.sannazzaro.com